L’Oasi iniziò a nascere nel 1973, quando Antonia e Harry Salamon acquistarono il castello di Sant’Alessio e il terreno che gli sta
intorno tuttora.
L’ingresso è situato nel centro del paese, di fronte alla chiesa parrocchiale, e corrisponde all’accesso del Castello di Sant’Alessio.
L’oasi, fondata da Harry ed Antonia Salamon, racchiude una grande varietà di flora e fauna, ed è sorta di fianco ad
una garzaia che si trova all’interno della proprietà.
Nell’oasi è presente un’area dedicata alla fauna tropicale, con apposite ambientazioni in serra, acquari e terrari, e un’ampia area
dedicata alla fauna italiana ed europea. Sono inoltre presenti alcune specie rare e a rischio di estinzione, e si favorisce la riproduzione di alcuni animali anche con l’ausilio di incubatrici: alcune di queste specie vengono poi reintrodotte in natura. È ad
esempio presente una famiglia di bradipi didattili, che nel 2017 ha avuto un cucciolo
L’Oasi iniziò a nascere nel 1973, quando Antonia e Harry Salamon acquistarono il castello di Sant’Alessio e il terreno che gli sta
intorno tuttora.
L’ingresso è situato nel centro del paese, di fronte alla chiesa parrocchiale, e corrisponde all’accesso del Castello di Sant’Alessio.
L’oasi, fondata da Harry ed Antonia Salamon, racchiude una grande varietà di flora e fauna, ed è sorta di fianco ad
una garzaia che si trova all’interno della proprietà.
Nell’oasi è presente un’area dedicata alla fauna tropicale, con apposite ambientazioni in serra, acquari e terrari, e un’ampia area
dedicata alla fauna italiana ed europea. Sono inoltre presenti alcune specie rare e a rischio di estinzione, e si favorisce la riproduzione di alcuni animali anche con l’ausilio di incubatrici: alcune di queste specie vengono poi reintrodotte in natura. È ad
esempio presente una famiglia di bradipi didattili, che nel 2017 ha avuto un cucciolo